Allo stadio Lanfranchi di Parma è andata in scena la sfida tra Zebre Parma e Edimburgo, importantissima formazione scozzese. Prima dell’inizio del match, la squadra italiana si trovava in 16esima posizione mentre la compagine britannica al sesto posto.
LA PARTITA
Partono subito bene le Zebre, anzi come meglio non avrebbero potuto visto che Simone Gesi riesce a rompere un paio di placcaggi e servire l’assist vincente a Gonzalo Garcia per segnare la prima meta dell’incontro. Subito 7-0 per la compagine italiana che sicuramente vuole vendere cara la pelle.
Dopo questo inizio travolgente la partita diventa un pochino stagnante, nulla di particolare da segnalare se non un fallo fischiato ai ragazzi di Parma. Però Edimburgo inizia a farsi sentire e continua ad attaccare ma non riesce ad impensierire la ottima difesa ducale. Al 27esimo minuto ecco però l’occasione per allungare. Viene fischiato il quinto fallo alla squadra scozzese e sulla piazzola si presenta Giovanni Montemauri : 10-0 !
Il primo tempo però andrà in archivio con un calcio messo a segno da Edimburgo che accorcia le distanze sul 10-3. Ottimo primo tempo della squadra allenata da Fabio Roselli che riesce, dopo aver allungato, a tenere un vantaggio che non era sicuramente pronosticato così largo.
Si ritorna in campo e al 42esimo minuto arrivano altri 3 punti messi a segno da Giovanni Montemauri che porta la partita sul 13-3. Si rimane quindi sul +10 che potrebbe dare un bel vantaggio psicologico ma, purtroppo così non è perchè Edimburgo al minuto 46 segna la meta con Boan Venter e la partita torna a essere sostanzialmente molto in bilico e in pericolo: 13-10 !
Da questo momento attacca solo la squadra scozzese che si fa sotto come un demonio e va più volte vicino alla meta del vantaggio nonostante l’ottima difesa di voglia più che di tecnica delle Zebre. Infatti al 54esimo si salvano nuovamente grazie a un “in avanti” e si va in mischia, ma che rischio.
Dopo un’uscita un po complicata dalla propria area la svolta arriva grazie all’ennesimo calcio di punizione di Montemauri che sigla il suo personale 4/4 e porta la partita sul 16-10. Siamo al 60esimo e l’inerzia del match, a 20 minuti dal termine, sembra nelle mani dei parmensi.
Penalità al 65esimo minuto per Patterson reo di aver placcato un avversario mentre era in area: 10 minuti di sospensione per lui. C’è da dire che davanti al giocatore punito, la sua visuale era ostruita anche se il cartellino giallo è sacrosanto. Altra punizione ma questa volta non riesce il centro al buon Simone. Peccato perchè avrebbe potuto quasi chiudere l’incontro con 15 minuti d’anticipo.
Invece ecco che arriva il casino: Edimburgo attacca e, causa troppa poco disciplina, guadagna una meta tecnica che li porta per la prima volta in vantaggio in tutto l’incontro. Penalità per De Leeuw e 16-17 in favore della squadra ospite. La partita si mette male nonostante una fase di possesso ma la speranza è l’ultima a morire e invece “muore” lentamente dopo altri errori e la seconda meta vera degli scozzesi.
Il risultato si stabilizza sul 24-16 , brutto parziale preso e da qui non se ne esce più perchè la squadra allenata da Sean Everitt gestisce gli ultimi 10 minuti, anche se con un po di fatica, e si porta a casa una vittoria molto sudata nonostante questa fredda sera di febbraio.
Le Zebre sbagliano l’ultimo calcio che gli avrebbe garantito un punticino in classifica (meritato aggiungiamo..) ! Ma non è finita finchè non è finita e infatti a tempo scaduto Prisciantelli mette a segno il calcio del 19-24 che regala il benedetto punto in più in classifica.
CONSIDERAZIONI FINALI
Le Zebre hanno dominato la prima parte di partita mettendo a segno meta e 4 calci consecutivi e i segnali sono molto positivi. Passare da “disastri” sportivi a giocarsela punto a punto, in vantaggio per quasi tutto il match contro la sesta in classifica è un enorme passo avanti. Peccato per il calo mentale, un qualcosa che avviene fin troppo speso in casa Parma. L’avversario di oggi non era assolutamente facile da battere però bisogna crescere per far si che tutti i progressi non vengano gettati in aria esattamente come si fa con il riso ai matrimoni.